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Fabrizio Serafini con la tesi di laurea

Un’altra laurea per il maestro Fabrizio Serafini: 110 e lode in pedagogia

Un altro passo significativo nel suo percorso di arricchimento personale e di ricerca continua dell’aspetto formativo dello sport. Fabrizio (Briz) Serafini, maestro di tennis nazionale FIT (ha seguito le orme del padre Piero), professionista dal 1988, ha centrato un altro traguardo a cui teneva: alla laurea in Sociologia e Filosofia all’Università di Urbino e la specializzazione in “Antropologia della comunicazione” presso l’Università La Sapienza di Roma, ha infatti aggiunto ora la laurea magistrale in pedagogia.
Il direttore tecnico del Tennis Club Riccione ha conseguito mercoledì 29 marzo il titolo di studio all’Università Guglielmo Marconi di Roma, con la super votazione di 110 e Lode, discutendo una tesi dal titolo “L’io, l’ombra, le situazioni limite e i fenomeni soglia”, con relatore il professor Andrea Gentile.
Nelle due precedenti occasioni ho discusso la tesi di laurea davanti ai miei genitori, stavolta dietro di me c’erano ad ascoltarmi i miei due figli e mia moglie e devo ammettere che è stata un’emozione davvero speciale“, riconosce ‘Briz’.

Serafini, riccionese doc, ha scritto “Il tennis aiuta i giovani a crescere meglio” nel 1998, quindi nel 2004 ha fondato l’Osservatorio Sociologico Sportivo Riccione e pubblicato il relativo libro. E’ autore del progetto rivolto alle scuole “Alla ricerca di una sana cultura sportiva”. E proprio questo sarà l’argomento che affronterà a inizio maggio a Roma in una lezione di fronte agli allievi maestri dell’Istituto di Formazione Roberto Lombardi.

Tutta la redazione di Net-Gen.it si congratula con Fabrizio Serafini per questo ennesimo risultato.

Fabrizio Serafini con la moglie e i due figli subito dopo la discussione della tesi
Fabrizio Serafini con la moglie e i due figli subito dopo la discussione della tesi

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“Le infinite radici della bellezza del tennis sono autocompetitive. Si compete con i propri limiti per trascendere l’io in immaginazione ed esecuzione.”

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