Federico Gaio è approdato nelle semifinali degli “Internazionali di Tennis Città di Todi – Sidernestor Tennis Cup”, Challenger ATP (montepremi 44.820 euro) organizzato da MEF Tennis Events sui campi in terra battuta del Tennis Club Todi 1971. Nei quarti il 29enne faentino (n.151 ATP), primo favorito del seeding, si è aggiudicato per 75 64, in poco meno di un’ora e tre quarti di partita, il derby tricolore con Flavio Cobolli, 19enne romano (n.340 ATP, best ranking), in gara con una wild card.
“Flavio è cresciuto tanto in questi mesi e sapevo non sarebbe stato un match semplice. Per vincere ho dovuto giocare la miglior partita del mio torneo, sono contento di come ho lottato su ogni punto e del tennis che ho espresso”. Ha prevalso d’esperienza dunque il faentino: l’allievo di Fabio Colangelo nel primo parziale ha recuperato un passivo di 5-3, riuscendo a contro-breakkare quando il rivale ha servito per il set.
In un 2021 di alti e bassi sabato Gaio avrà la chance di staccare il pass per la prima finale stagionale: sulla sua strada ci sarà l’argentino Tomas Martin Etchverry (n.166 ATP), quarta testa di serie del torneo. “Non sarà un incontro facile. Etcheverry è in fiducia, ha vinto Perugia e non credo che le partite giocate queste settimane lo penalizzeranno. Io devo pensare a me stesso, domani darò il massimo”, promette Federico.
Dopo l’uscita di scena al secondo turno in singolare per mano allo spagnolo Mario Vilella Martinez (n.178 ATP), secondo favorito del torneo, Francesco Forti (n.368 ATP), 21enne di Cesenatico, ha raggiunto la finale del doppio in coppia con Giulio Zeppieri: dopo le affermazioni su Francesco Claverie e Alejandro Mendoza (Bolivia) per 76(5) 64 e su Marco Bortolotti e il colombiano Cristian Rodriguez (numero 3 del seeding) per 63 64, i due portacolori del Circolo Tennis Massa Lombarda in semifinale si sono imposti per 62 76(6) sull’olandese Mark Vervoort e il boliviano Federico Zeballos, coppia prima favorita del torneo. Sabato nel match che assegna il titolo Forti e Zeppieri sfidano l’argentino Facundo Diaz Acosta e il peruviano Alexander Merino.
