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Matteo Berrettini

Piove in Costa Azzurra, slitta l'”Ultimate Tennis Showdown” con Berrettini & C.

L’ira degli dei del tennis contro chi cerca di stravolgere le sue regole secolari, o magari solo un po’ sfortuna sotto forma di abbondanti precipitazioni sulla Costa Azzurra, hanno obbligato a rinviare a domenica l’esordio dell'”Ultimate Tennis Showdown”. E’ uno degli show messi in piedi per dare un contentino ai giocatori e agli appassionati in astinenza dai grandi tornei, ma molto creativo nella formula, ideata dal guru della racchetta Patrick Mouratoglou, il quale ha convinto una decina di top player, tra i quali l’azzurro Matteo Berrettini, a incrociare le racchette nella sua Accademia a Sophia Antipolis, vicino a Nizza.

Il romano numero 8 al mondo avrebbe dovuto affrontare oggi il numero 10 Atp, il belga David Goffin, ma la loro sfida è stata rinviata a lunedì e il tanto atteso ritorno in campo dell’allievo di Vincenzo Santopadre avverrà così domenica contro il tedesco di origini giamaicane Dustin Brown (n.239 Atp). Gli altri giocatori invitati sono l’austriaco Dominic Thiem (n.3 del ranking mondiale), il greco Stefanos Tsitsipas (n.6 Atp), i francesi Benoît Paire (n.22 Atp), Richard Gasquet (n. 50 Atp) e Lucas Pouille (n. 58 Atp), lo spagnolo Feliciano Lopez (n. 56 Atp) e l’australiano Alexei Popyrin (n.103 Atp), che dovranno affrontare match strutturati quasi come partite di basket, con quattro quarti da dieci minuti, intervallati da due di pausa, che vengono vinti dal tennista che ha fatto più punti. In caso di parità al 10′ si gioca un punto si spareggio. I tennisti serviranno alternativamente due volte a testa e i punti verranno contati normalmente, senza la caratteristica progressione 15-30-40. Vince la partita chi si aggiudica il maggior numero di ‘tempi’.

BERRETTINI: “STO BENE, DEVO RITROVARE RITMO PARTITA” – “Mi fa piacere rientrare nella mentalità da torneo, mi sento bene – le parole di Berrettini alla vigilia del match poi rinviato -. Bisogna ambientarsi, adattarsi a questa nuova situazione con le relative norme sanitarie di sicurezza. Non dico che ti mettano pressione, ma fanno pensare a quanto è accaduto e sta accadendo nel mondo e che faremo fatica a tornare alla situazione alla quale eravamo abituati“.
Il mondo del tennis aspetta intanto per lunedì una decisione sulla ripartenza del circuito, bloccato fino al 31 luglio. Soprattutto si dovrebbe sapere se si giocheranno gli US Open, in calendario dal 31 agosto al 13 settembre. “Se nei prossimi giorni avremo delle certezze sulla ripartenza, ci saranno oltre due mesi per preparare gli Us Open, quindi non vedo difficoltà. Piuttosto il problema sarà riacquistare velocemente il ritmo partita. Certo a Flushing Meadows dovrò difendere tanti punti, non sarà la situazione ideale – ammette Matteo tornato in Europa dopo aver trascorso il lockdown negli Stati Uniti con la fidanzata Ajla Tomljanovic – L’Europa è diversa: non sono tornato a casa, sono in Francia, ho visto solo Vincenzo Santopadre, che mi ha trovato in buona forma. E’ contento di come mi ha ritrovato sia fisicamente che mentalmente. Non mi sono ancora riunito con la mia famiglia, la prima cosa che farò appena tornerò a Roma è andare a cena dai miei nonni. Mi è mancata la cucina italiana. Però sono contento di essere tornato ad allenarmi con il mio team, anche se siamo lontani dai tornei ATP“.

Matteo Berrettini e Ajla Tomljanovic
Matteo Berrettini e Ajla Tomljanovic

Il romano si è poi soffermato sulla sua scalata nel ranking: “Essere tra i primi dieci della classifica mondiale era impensabile qualche anno fa – ha osservato – E’ evidente che Djokovic e Nadal hanno un’altra marcia. E ci sono tanti altri giocatori forti. Venerdì mi sono allenato con Tsitsipas e alza sempre l’asticella. Non so se per Federer la prossima sarà l’ultima stagione, lo dicono sempre, ma anche se mi batte sempre spero possa giocare fino a 50 anni. La sua longevità è dovuta a un mix di ragioni: per una questione genetica si muove senza consumare energie, come se in campo danzasse. Poi però ha anche una gestione pazzesca della programmazione, di quello che fa giorno per giorno, ora dopo ora. Nessuno è capace di farlo come lui, è tutto programmato, gli sponsor, il tempo per la famiglia e di figli ne ha quattro. Gli allenamenti, i viaggi, tutto perfetto. Ha una mente fuori dal comune. Che farò io a 40 anni? Il mio corpo sarà distrutto…“. 

ULTIMATE SHOWDOWN, LA RIVOLUZIONE GRIFFATA MOURATOGLOU – L’Ultimate Tennis Showdown, ideato dall’allenatore di Serena Williams, si gioca a porte chiuse sui campi della sua Accademia in Costa Azzurra, a pochi chilometri da Nizza. I dieci giocatori si sfideranno con la formula dei round robin per cinque settimane e si giocheranno cinque match al giorno sabato e domenica. I primi sei classificati saranno promossi alle ”Final Six” previste per la domenica del quinto week-end. I primi due accederanno direttamente alle semifinali, mentre gli altri quattro giocatori si sfideranno nei quarti di di finale. 
Mouratoglou aveva promesso novità radicali ed è stato di parola dando un vero e proprio colpo di spugna alla tradizione introducendo nel tennis il cronometro. Gli incontri avranno infatti una struttura simile a quella di una partita di basket, con quattro tempi da dieci minuti intervallati da due minuti di pausa. Ogni quarto avrà un vincitore, ovvero il tennista che ha conquistato più punti. In caso di parità allo scadere dei dieci minuti si gioca un punto decisivo per determinare il vincitore del quarto. Durante il gioco, i tennisti serviranno alternativamente due volte a testa e i punti verranno contati normalmente, senza la caratteristica progressione 15-30-40 dei game classici. Vince la partita chi si aggiudica il maggior numero di tempi. In caso di 2-2 e dunque di parità si disputerà un quinto e decisivo quarto più breve: il tennista che ha fatto più punti nell’arco della partita può scegliere di servire per primo o il campo che preferisce, si serve una volta a testa e chi fa due punti di fila vince la partita. Il tennis che riparte cercando di mettersi alle spalle la pandemia da coronavirus che ha stravolto la stagione si presta agli esperimenti.

Patrick Mouratoglou
Patrick Mouratoglou

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