Inizia una nuova stagione agonistica e per il tecnico nazionale Alessandro Arginelli scatta il primo anno “intero” alla guida del settore agonistico del Club La Meridiana di Casinalbo (Modena) dopo esservi approdato la scorsa estate.
– Arginelli, può raccontare come è avvenuto il passaggio dal ruolo di coach alla Libertas Fiorano allo stesso ruolo alla Meridiana?
“Credo di essere arrivato alla Meridiana nel momento migliore della mia carriera da allenatore, l’esperienza a Fiorano, in cui ho dovuto cimentarmi in moltissime mansioni, anche a livello organizzativo, mi ha formato moltissimo e aiutato a crescere. Ho avuto la fortuna di allenare giocatori di livello nazionale e la collaborazione con Tirrenia mi ha fatto capire molte cose. Inoltre il corso da Tecnico Nazionale mi ha arricchito e portato conoscenze e competenze. Il passaggio è stato relativamente semplice perché al Club la Meridiana ho trovato la situazione migliore per esprimere le mie potenzialità da allenatore e trasferirle ai ragazzi che alleno”.
– Che gruppo allena ora, può fare l’elenco completo dei suoi allievi?
“Al Club la Meridiana sono il responsabile del settore agonistico e parto al mattino presto per allenare due ragazzi che stanno cercando di intraprendere la strada del professionismo: Luca Parenti, classifica 2.6 e anno di nascita 2003, ragazzo che alleno da cinque anni e che sta avendo una crescita incredibile, e credo abbia un grande potenziale, e il romagnolo Alessandro Dragoni, 21 anni classificato 2.4, in seguito all’armonizzazione, con il quale stiamo cercando di mettere le basi per militare stabilmente nel circuito Itf Future. Sempre al mattino seguo il 2.6 Nadalini ed il 2.7 Malagoli. Al pomeriggio alleno un interessante gruppo di agonisti che comprende degli Under 18 e Under 16 al vertice della terza categoria e un folto gruppo di Under 14 e 12, con i quali abbiamo passato con due squadre il girone del trofeo “Leonardo Micheli”. Poi si aggiungono i più piccoli, qualcuno convocato nella Coppa delle Province e di ottime prospettive”.

– Come si dice onori e oneri, alla Meridiana le responsabilità non mancano, ma anche le gratificazioni: cosa ne pensa?
“Sicuramente è un piacere lavorare in uno dei circoli più blasonati d’Italia, che mi ha voluto fortemente e che non posso che ringraziare dando il massimo ogni giorno sul campo per ricambiare la fiducia. È molto importante in un club del genere bilanciare sempre gli interessi dei soci, che sono il motore del circolo, con quelli degli agonisti”.
– Quali sono gli obiettivi che vuol far raggiungere ai suoi allievi?
“L’obiettivo che con tutto il team ci poniamo è quello di fare tornare il Club la Meridiana come un punto di riferimento per il movimento tennistico regionale e nazionale e cercare di innalzare il più possibile il livello degli allievi partendo dai più piccolini. Un nostro obiettivo dichiarato è quello di raggiungere la serie B a squadre, dove giocheranno esclusivamente giocatori del club senza innesti esterni, questa è la nostra linea”.
– Che tipo di programmazione intende dare al suo team?
“Il nostro team è di livello altissimo, a partire dal direttore del club, Elio Agnoli, ex giocatore e maestro di livello molto alto, che ci guida costantemente nelle scelte migliori. Fanno parte del team i maestri nazionali Riccardo Gasperini, che collabora con me nel settore agonistico, e Carlo Pinti, responsabile della scuola tennis, e l’istruttore di secondo grado Federico Ottolini, attualmente agli Australian Open come sparring partner di Camila Giorgi, e i preparatori atletici Fabio Spezzani, Federica Cavallini ed Emanuele Tozzo, oltre al mental coach Claudio Morini. I nostri obiettivi sono quelli di portare più ragazzini possibili dalla scuola tennis all’agonistica formandoli in casa fin da piccoli partendo dai 4-5 anni”.
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