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Roger Federer

Chissà se Roger Federer lo sa…

Chissà se Roger lo sa che quando compare lui nelle storie di Instagram assumiamo quelle tipiche espressioni da adolescenti innamorati che ci fanno sembrare tutti un po’ ebeti. Occhi sognanti, angolo della bocca sorniona e in trepidante attesa… di una volée, di uno sventaglio, di quello slowmotion lentissimo ma così lento da rimanere incantati in attesa che la pallina, che non arriva mai, incontri le corde della sua magica racchetta. Qualsiasi altro tipo di video così lento non avrebbe futuro su una piattaforma social, eppure no, noi lo guardiamo tutto e poi… REPLAY altre 10 volte.

Chissà se Roger lo sa che l’intensità dei messaggini WhatsApp aumenta con l’avvicinarsi di ogni suo incontro. Hai visto? Si sta allenando. Hai sentito? Sta in campo 3 ore e non ha dolori. Come ti è parso? E’ sorridente poi ha detto che è contento. Certo che sarà dura con il numero 26 del mondo, speravo in qualcosa di più soft. E che cavolo, non potevano aggiustargli un po’ il tabellone?  No eh, Shapovalov proprio no! Gioca alle 16? Ma lo sanno quanti anni ha? Con il tetto scoperto? Ma c’è umidità, uffa fanno di tutto per farlo perdere.

Roger Federer in allenamento a Doha prima del ritorno nel circuito
Roger Federer in allenamento a Doha prima del ritorno nel circuito

Chissà se Roger lo sa che siamo gelosi, maledettamente gelosi. Questi tifosi dell’ultima ora ci vanno bene, ma non benissimo. Dove eravate voi quando nell’anno peggiore e sul cemento americano degli US Open perdeva con Tommy Robredo in tre set? Dove eravate nel 2014 quando aveva mal di schiena e non ha giocato la finale del Masters e abbiamo dovuto sprecare fior fior di cena e dessert per guardare un doppio con McEnroe e Murray. Senza parlare della finale di Wimbledon del 2015 persa al quarto con l’innominabile. Piena estate… dove eravate eh?

Chissà se Roger lo sa che i suoi amici sono anche i nostri, che ci ha convinti. Rafa non si tocca, e poi …c’è qualcosa di più bello che vederli esultare insieme mano nella mano nella Laver Cup?  Roger e Rafa, non Roger contro Rafa. In finale insieme sì, ma vinca il migliore, mica come quando gioca contro il serbo.

Chissà se Roger lo sa che prendiamo un giorno di ferie per provare ad ordinare un cappellino, che non avremmo mai acquistato nella vita se non ci fossero state sopra due iniziali, semplicemente due iniziali, RF, o per comprare un completino XXS…l’unico rimasto, di una marca ai più sconosciuta e priva di alcunché fascino.

Chissà se Roger lo sa che il verbo “ritirare” non è contemplato e che si può usare solo per i calzetti di cotone e il sugo al pomodoro. Ritirare ma poi per quale motivo? Perché ha perso l’ultima partita che ha giocato? Una semifinale di uno Slam?

Roger Federer a Doha osserva il match dei suoi prossimi avversari
Roger Federer segue in tribuna il match di 1° turno fra Jeremy Chardy e Daniel Evans a Doha da cui uscirà il suo avversario

Chissà se Roger lo sa che noi non ci crediamo che si è fatto male facendo il bagnetto alla figlia. E come avrebbe fatto? Era forse in ginocchio davanti alla vasca? Come noi comuni mortali? No no, dai Roger, in ginocchio davanti alla vasca da bagno no.

Chissà se Roger lo sa che quando si riesce finalmente a vederlo da vicino, rischiando insolazioni per la lunga attesa, l’effetto che fa è quello di un ologramma. Di qualcosa che in realtà esiste solo nei nostri sogni. Ma una cosa è reale, il suo nome unisce generazioni, maestri e allievi, fa passare in un istante dal Lei al Tu, incoraggia amicizie sul campo da tennis. Roger è un po’ come una parola d’ordine, se la sai sei dei nostri.

Chissà se Roger Federer lo sa… che oggi si festeggerà la giornata delle scuse improbabili inventate per non andare al lavoro e guardare il suo rientro in campo, a Doha, dopo oltre un anno di crisi di astinenza per i suoi tifosi, in tutto il mondo.

Roger Federer a Doha dopo il rientro vincente
Roger Federer sorride, quasi commosso, dopo il successo su Dan Evans a Doha al rientro nel tour dopo oltre un anno

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