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Totò Schillaci con Mario Fucili: “Gli anni degli anni” prende il volo da Rimini nel ricordo di Italia ’90

Il personaggio simbolo di Italia 90, un musicista che ha giocato fra i dilettanti e nel campionato sammarinese (con tanto di partecipazione all’Europa League) e un bomber che ancora oggi calca i palcoscenici del grande calcio conquistando promozioni a suon di gol. Ecco l’esplosivo mix vincente, come in un cocktail tutto da gustare, alla base di “Gli anni degli anni”, il nuovo singolo dei 78 Bit, con il frontman Mario Fucili per l’occasione affiancato dall’icona della rassegna iridata tricolore Totò Schillaci nell’inedita e insolita veste di rapper. E a completare un tridente da urlo c’è Fabio Ceravolo, attaccante purosangue più volte salito in Serie A trascinando le sue squadre ma anche stilista: suo infatti è il logo dei 78 Bit.

SCHILLACI VERSIONE RAPPER IN “GLI ANNI DEGLI ANNI” – Trent’anni dopo aver infiammato il Belpaese sulle note delle Notti Magiche di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, l’eroe azzurro di quel Mondiale indossa i panni del… rapper per un altro esordio, con il microfono in mano. “Per come sono fatto mi piace lanciarmi in nuove esperienze, che mi consentono di crescere come persona. Anche se quando mi è stato proposto di cantare pensavo fossero tutti impazziti...”, ha sottolineato nella conferenza stampa in Comune il cannoniere dagli occhi spiritati entrato nel cuore di tutti gli italiani con i suoi sei gol in maglia azzurra valsi un terzo posto dal retrogusto dolceamaro. Lui e Fucili raccontano proprio gli anni ’90 e l’Italia di allora alle nuove generazioni, “Camporese e Cané, Alberto Tomba sul Sestriere, il Ciao, Non è la Rai”, nel brano – orecchiabile e dalle sonorità tipicamente pop che si caratterizza anche per un retrogusto nostalgico ma allo stesso tempo divertente – ora disponibile in tutte le piattaforme digitali in streaming e download.  

‘QUELLI CHE IL CALCIO’ IN DIRETTA DAL TOP-FRONTEMARE – In un Paese che si sta rimettendo in moto dopo il lockdown da coronavirus questa nuova avventura prende le mosse proprio da Rimini, accendendo i riflettori sulla Riviera romagnola che si prepara a vivere un’estate sicuramente inedita: dopo l’incontro istituzionale in Comune al mattino e nel pomeriggio il tributo della Repubblica di San Marino (Schillaci ha incontrato l’altro ex juventino Massimo Bonini), una serata remember al Coconuts sul lungomare Tintori (con finalità anche benefiche) e poi domenica 7 giugno la partecipazione dell’ex bomber nazionale aQuelli Che il calcio’ in diretta dal Top-Frontemare.

“GIOCARE IN NAZIONALE E’ STATO UN SOGNO” – Schillaci ha riaperto volentieri il libro dei ricordi, facendo rivivere emozioni mai dimenticate a molti di quella generazione. “Quando l’Italia vinse il mondiale nel 1982 io ho passato la notte a festeggiare sul tetto di un autobus. Sognavo di poter vedere un giorno la nazionale allo stadio, ma non certo di giocarci”, le parole dell’ex centravanti siciliano che ha raccontato il famoso ingresso in campo del 9 giugno di 30 anni fa nel match con l’Austria. “Ricordo che sedevo in panchina. L’allenatore, il mai dimenticato Azeglio Vicini, si gira verso le riserve. Stavamo giocando bene ma non riuscivamo a sbloccare il risultato. Allora lui urla “Vai, entra e fai goal”. Tutti ci guardiamo, non capiamo con chi ce l’avesse. “Ma chi deve entrare mister?’, gli chiediamo. ‘”Tu, Totò”. Detto fatto: all’Olimpico di Roma Schillaci decise la gara al 75′. “Quella del ‘90 era la nazionale più forte di tutti i tempi. Io ero stato appena convocato, un anno prima giocavo nel Messina. All’inizio ero timido, poi la timidezza passò, ero circondato da giocatori fortissimi. Ma ero anche molto in forma così decisi di mettere in difficoltà l’allenatore. Per altro li ringrazio tutti per aver contribuito al mio successo. Il rigore non tirato nella semifinale con l’Argentina? Dopo i supplementari ero troppo stanco, distrutto, non me la sentii proprio di calciare quel rigore“.

FUCILI: “DA BRIVIDI CANTARE CON IL MIO IDOLO” – “Ero un ragazzino che giocava a calcio come attaccante quando Totò ci ha fatto sognare in maglia azzurra – le parole di Mario Fucili -. È diventato subito il mio idolo e quando me lo sono ritrovato compagno di squadra in Nazionale Cantanti e Attori avevo i brividi e la pelle d’oca ripensando a quel Mondiale. Avevo quasi timore a chiedergli di cantarlo con me, poi il sogno si è realizzato e grazie anche a lui è nato un singolo, “Gli anni degli anni”, in cui credo molto e che può essere il rilancio dei 78 Bit con cui ho vissuto un altro sogno, quello del Festival di Sanremo”.  Il riferimento è all’edizione 2002 quando la band riminese sul palco di Sanremo Giovani con il brano ‘Fotografia’ si classificò sesta.
Trent’anni dopo le ‘Notti Magiche’, questa nuova canzone sarà un altro gol, di quelli che cambiano una carriera e una vita?

Totò Schillaci e Mario Fucili con l’assessore allo sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini

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