Non limitarsi a ridurre lo sport alla componente atletica, competitiva o agonistica, ma riportarlo alla sua dimensione più nobile, legata a temi profondi, come il suo valore sociale e il ruolo nel promuovere l’etica, l’integrazione e l’innovazione, valori in grado di unire, aprire la mente ed incentivare l’inclusione. E’ l’ambizioso obiettivo che si pone il “Festival della Cultura Sportiva”, in programma da venerdì 4 a domenica 6 novembre a Rimini, organizzato dall’associazione culturale Sportellate in collaborazione con la Shark Sport Events e con l’associazione culturale Il Palloncino Rosso, con il patrocinio del Comune di Rimini.
Teatro dello stimolante week-end, ricco di incontri, speech e workshop con protagonisti personaggi dello sport e del giornalismo, l’ex cinema Astoria (Viale Euterpe 15), all’interno di “un progetto di partecipazione e rigenerazione urbana di valorizzazione del territorio in cui crediamo moltissimo e che merita sostegno”, sottolineano i promotori dell’iniziativa.
Si parte disquisendo di ricerca del talento e vivai giovanili, per poi chiudere domenica tirando le somme sulla situazione attuale del sistema sportivo italiano ed approfondendo l’importanza del fare squadra, nello sport come nella vita. In mezzo Federico Buffa, speech su temi attualissimi come l’identità di genere, Giacomo Sintini e tanto, tantissimo altro.
“Abbiamo deciso di realizzare un Festival che si pone l’obiettivo di creare spazi di discussione ed ascolto per tutti gli appassionati di sport e non solo – spiegano gli organizzatori -. Un Festival da cui emerga un concetto di “cultura sportiva” fondato sulla condivisione, sulla partecipazione e su valori etici ben chiari. Perché, citando Nelson Mandela, “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare. Parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione”. Ci proveremo portando a Rimini, nella città dove il progetto Sportellate è nato e cresciuto, un qualcosa di diverso, nuovo e speriamo interessante, con speaker eccezionali come Federico Buffa, Giacomo Sintini, Demetrio Albertini, Umberto Calcagno e tanti altri. Siamo carichi, eccitati e motivati in vista dell’appuntamento. E il nostro invito per quei giorni è di non prendere impegni: vi aspettiamo numerosi”.

Insomma, ospiti di richiamo e temi super attuali, capaci di far riflettere, pensare ed aprire al confronto. L’incontro inaugurale della prima edizione del “Festival della Cultura Sportiva”, venerdì 4 novembre, dopo i saluti di benvenuto, dalle ore 19.05 alle 20, vede affrontare il tema ‘I vivai nazionali, cultura sportiva e ricerca del talento’, con Demetrio Albertini (presidente settore tecnico FIGC), Umberto Calcagno (presidente Associazione Italiana Calciatori) e Renzo Ulivieri (presidente Associazione Italiana Allenatori). Insieme a loro si analizzerà lo stato attuale del nostro calcio, partendo dalla mancata qualificazione per la seconda volta consecutiva della nazionale italiana ai Mondiali e cercando di capire perché il nostro Paese fa sempre più fatica a produrre campioni, e quale è la strada intrapresa dalla Federazione per invertire la rotta e come andrebbe coltivato il talento di ragazzi e ragazze.
Subito dopo, dalle ore 20.05, microfono a Federico Buffa che si soffermerà sulle ‘Differenze fra i modelli sportivi italiani e americani’. Perché nel sistema scolastico italiano lo sport viene da sempre considerato una materia secondaria? Perché le ore di educazione fisica sono evitate da sempre più studenti e studentesse ai licei? E perché sono a prescindere così poche? Prendendo come riferimento le infrastrutture, gli investimenti, la ricerca e l’innovazione costante presente nel panorama sportivo scolastico americano – dove lo sport ha da sempre un ruolo primario non solo a livello universitario – l’ospite cercherà di spiegare quali sono i limiti e i pregi del nostro sistema, e cosa andrebbe riformato.

Nel corso della serata viene presentata anche la mostra fotografica di Cristiano Ragab, fotografo ufficiale delle Paralimpiadi di Londra 2012 e di altre importanti manifestazioni sportive, in esposizione all’ex Cinema Astoria durante il Festival. Le immagini scelte parleranno di vita quotidiana: da chi si esalta in una schiacciata a rete nel carcere minorile Ferrante Aporti, all’esultanza di un atleta paralimpico che mai avrebbe pensato di arrivare fino a quel punto, passando per lo sguardo di uno sportivo che lotta contro la sclerosi multipla. Immagini che proveranno a rimettere lo sport sopra un podio privilegiato nella vita di tutti noi, sia come atleti che come tifosi. Insomma, nel posto che merita. Perché lo sport è spesso ed inspiegabilmente considerato un elemento di secondo piano, sia nella società che nella fotografia. In realtà quando noi focalizziamo un’emozione che ci ha riempito il cuore, lo sport occupa un posto di primo piano, sempre. Da Jesse Owens che vince tutto davanti a Hitler, all’urlo di Marco Tardelli ai Mondiali 1982, al pianto di Fontecchio in semifinale contro la Francia: lo sport racconta la vita.

Cristiano Ragab, che con il suo progetto “Sportivi Dentro”, sviluppato dal World Economic Forum dentro al Carcere Minorile di Torino, ha vinto il prestigioso London Monochrome Awards, terrà anche un workshop teorico e pratico in due lezioni per valorizzare l’importanza della fotografia in campo sportivo. Come? Analizzando gli scatti sportivi che hanno cambiato la storia, quelli che hanno descritto intrecci privati di vita quotidiana, e dimostrandoci come tutti possiamo essere in grado di catturare l’istante perfetto.
Nella lezione teorica (sabato 5 novembre dalle 11) si ripercorreranno, col filo conduttore delle immagini, le storie di chi ha usato lo sport per vincere le battaglie della vita, in manifestazioni ufficiali come le Paralimpiadi o nella realtà quotidiana, scoprendo la bellezza del racconto per immagini, imprimendole tra i ricordi, tra istinto e tecnica.
La lezione pratica (domenica 6 dalle 11 alle 12) vedrà approfondire tecnicamente l’utilizzo delle luci, il piano americano, il primo piano e la fotografia classica del dopoguerra. Si parlerà dell’importanza del quotidiano e di quella che consideriamo una banalità, provando insieme a catturare l’essenza del soggetto e della soggettività di chi scatta, dando importanza alla dimensione personale degli scatti di ciascuno. Sono solo 20 i posti disponibili al workshop: info e prenotazioni pagina https://www.facebook.com/sportellateit o al 348 2585112.

Tre gli appuntamenti in programma, poi, nel pomeriggio/sera di sabato 5 novembre. Dalle ore 17 si parlerà di ‘Sport, barriere e identità di genere’ con Chiara Bellini (vicesindaca di Rimini), Valentina Petrillo (atleta paralimpica transgender) e Claudia Petrosillo (responsabile politiche di Genere Uisp territoriale Rimini). Negli anni, in ambito sportivo, sono state abbattute molte barriere nei confronti della diversità. Molte, ma non tutte. Le questioni relative all’orientamento sessuale e all’identità di genere, infatti, sono ancora troppo trascurate e vissute secondo gli stereotipi sociali. Ma lo sport stesso può essere il mezzo ideale per il cambiamento.
Successivamente, dalle ore 18.05, ‘Una storia di forza e coraggio’ con Giacomo Sintini, ex pallavolista della nazionale italiana e oggi Head of Randstad Sport. La squadra è al centro di tutto e nella vita possono nascere opportunità anche dalle peggiori esperienze. “Non perdete mai la speranza, perché il sole può tornare a splendere. Io l’ho visto, ce l’ho fatta, e io non sono nessuno, sono una persona normale”. Questo è quello che ci insegna l’ex atleta romagnolo, che sconfitto un tumore in stato avanzato è stato capace di tornare in campo e conquistare nel 2012 il Mondiale per Club e nel 2013 la Coppa Italia. Affiancato e sostenuto da persone che hanno sempre visto in lui un talento che non pensava di avere, ha avuto la forza di riprendersi quello che la vita aveva provato a toglierli.

Quindi, dalle ore 19.05 alle 20, ‘Il baseball e la vita’. Alessandro Maestri, ex stella della Nazionale italiana, è fra i pochi europei ad aver giocato nel mitico campionato professionistico americano oltre che ad alti livelli in Australia, Giappone e Corea. Da semplice ragazzo romagnolo che entra all’Accademia di baseball di Tirrenia, è riuscito a diventare il primo italiano di sempre a giocare nella Major League giapponese. Nel mezzo tante difficoltà, cadute e continue risalite. Si parlerà della sua carriera, del suo sapersi adattare a culture diverse e del suo libro “Mi chiamavano Maesutori” scritto a quattro mani con Elio (leader degli Elio e le Storie Tese). Con lui Mario Salvini, uno dei più grandi appassionati di baseball in Italia, importante firma della Gazzetta dello Sport e autore del libro “Il diamante è per sempre”, e Paolo Del Bianco, ex giocatore ed ex membro Comitato Nazionale Tecnici Federazione Baseball.
Infine domenica 6 novembre, dalle ore 12.05, l’approfondimento conclusivo dal titolo ‘Essere una squadra: lo sport che cambia e la nuova cultura del movimento’, affidato a Mauro Berruto, ex ct della nazionale maschile di volley ed ex direttore tecnico della nazionale di tiro con l’arco. Berruto non è solamente un grande uomo di sport. Deputato della Repubblica, laureato in filosofia e docente alla Scuola Holden di Torino, ha a cuore lo sport in tutte le sue sfaccettature. Nell’occasione tratterà due temi fondamentali e di grande attualità: in primis il significato più profondo dell’essere una squadra, luogo magico in cui ogni individuo mette a disposizione i propri punti di forza per un superiore interesse comune, accettando l’idea che sarà il lavoro collettivo a realizzare anche i propri sogni individuali; in seconda battuta analizzerà come il modello sportivo pre 2019 sia oggi ampiamente superato e vada rimesso in completa discussione.
Questo ultimo incontro è ad ingresso gratuito, mentre i biglietti per le giornate di venerdì e sabato (solo 100 posti disponibili) sono acquistabili presso tutti i punti vendita Ciaotickets o al seguente link: https://www.ciaotickets.com/biglietti/festival-della-cultura-sportiva-rimini?fbclid=IwAR1rXl5du8hN5El79gQ4-Zstx6E7fr-jPJKe2hAzRV0OL6JN_tf8Q2eTGFE
Per informazioni contattare il 348 2585112.
