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Errani e Paolini si fermano al 2° turno in doppio agli Us Open, ma Sara con Andrea Vavassori avanza nel misto

Si ferma al secondo turno lo Us Open in doppio di Sara Errani e Jasmine Paolini. Sul cemento newyorkese le due azzurre, seste favorite del seeding, dopo il netto successo all’esordio sulla giapponese Kato e sulla cinese Yafan Wang, hanno ceduto per 7-6 (3), 3-6, 6-3, dopo oltre due ore ed un quarto di lotta, alla coppia formata dalla britannica Harriet Dart e dalla francese Diane Parry.

Le azzurre perdono nettamente al tie-break per 7.3 un primo set nel quale, dopo aver sprecato il vantaggio iniziale (2-0), avevano recuperato per due volte un break di svantaggio. Anche nel secondo parziale Sara e Jasmine sprecano un break di vantaggio (2-0) ma poi sotto 2-3 infilano un parziale di quattro giochi consecutivi pareggiando il conto (6-3).  La frazione decisiva, purtroppo per le azzurre, è la fotocopia del secondo set ma a ruoli invertiti: avanti 3-2 le azzurre perdono tutti gli ultimi quattro giochi. Proprio nel nono game Errani, da campionessa, con due volée consecutive, annulla il primo match-point ma sul secondo è trafitta dalla risposta di diritto di Parry. Alla fine pochi punti a fare la differenza: 103 quelli complessivamente vinti da Dart-Parry contro i 99 di Errani-Paolini. 

Intanto Sara Errani avanza nel doppio misto dove fa coppia con Andrea Vavassori. I due, che hanno giocato in coppia anche alle recenti Olimpiadi, hanno battuto gli statunitensi Shelby Rogers e Robert Galloway (wild-card) per 2-6, 6-3, 11-9. Al 2° turno contro un’altra coppia statunitense Mckenzie McDonald e Maria Mateas.

Termina al terzo turno l’avventura in singolare della 37enne di Massa Lombarda. Sara non è riuscita ad arrestare la corsa della lanciatissima Diana Schnaider, che quest’anno ha vinto già tre tornei (su altrettante superfici diverse) spingendosi al 18° posto mondiale. Dopo le sofferte affermazioni su Bucsa e Dolehide (e le fatiche dei doppi), la veterana romagnola ha lottato con il consueto cuore, riuscendo anche a strappare il servizio alla russa di 17 anni più giovane (non aveva ancora subito break nel torneo). Sarebbe servita però più energia per tenere testa alle potenti accelerazioni della mancina di Zigulevsk con la sua bandana colorata, a tratti ingiocabile nonostante una vistosa fasciatura alla spalla destra e un’altra al ginocchio sinistro.
Con il 31° vincente della sua partita (21 dei quali con il diritto) Shnaider ha firmato la vittoria n. 33 del 2024 a fronte di 15 sconfitte, vendicando il ko nella finale del doppio ai Giochi e proiettandosi alla sfida con la beniamina di casa Jessica Pegula.

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