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Sara Errani in azione agli Us Open

Sara Errani esce all’esordio agli US Open: “Amo il tennis ma sento dolori ogni giorno”

Sara Errani esce di scena all’esordio negli US Open, quarto e ultimo Slam stagionale. La 34enne di Massa Lombarda, numero 112 WTA, è stata sconfitta per 63 62, in un’ora e 25 minuti di gioco, dalla russa Ekaterina Alexandrova, numero 34 del ranking mondiale e 32 del seeding (dopo la cancellazione di Sofia Kenin, positiva al Covid-19). 

La romagnola – all’undicesima presenza in tabellone a Flushing Meadows (mancava dal 2016), torneo in cui è stata semifinalista nel 2012 e nei quarti due anni più tardi – aveva vinto l’unico precedente, disputato al primo turno di Bogotà (terra battuta) nel 2017, ma sul cemento newyorkese è stata tutta un’altra storia.
Nel primo set la 26enne di Celjabinsk, dopo aver salvato due palle-break nel quarto gioco, ha strappato la battuta all’azzurra (3-2), le ha restituito il break (3-3) ma poi si è aggiudicata gli ultimi tre giochi, strappando per due volte di fila il servizio a zero ad Errani. In avvio di seconda frazione Sara ha preso per due volte un break di vantaggio (1-0 e 2-1) ma la russa ha infilato un parziale di cinque game consecutivi archiviando la pratica.

Potevo vincere più game però penso di non aver giocato affatto male anche se poi naturalmente le condizioni di New York non solo le più congeniali per me – il commento di Sara nel dopo partita -. Lei è molto aggressiva, colpisce molto piatto ed è vero che ha sbagliato tanto, ma allo stesso tempo ha fatto tanti vincenti. Io dal canto mio non ho servito male, la velocità media della battuta era buona per i miei standard, ma ho vinto pochi giochi. Nel secondo poi ho avuto
chance di andare 3-1, non l’ho sfruttata ed è andata così. Ma la prova nel complesso non è stata male
”.
Errani prova quindi a tracciare il bilancio di una stagione che non l’ha vista rientrare nella tanto agognata top 100. “Valutare questo 2021 è complicato. Facendo il confronto con altri anni potrebbe sembrare pessimo, ma considerando la mia condizione attuale e alcune delle partite giocate non è andata male – spiega la romagnola -. Sono esigente con me stessa quindi faccio fatica a dire di aver fatto una buona stagione. Sono partita bene, poi ho avuto qualche settimana meno buona. Mi piacerebbe naturalmente tornare tra le prime cento, ancora non ci sono riuscita e mi rendo conto di far fatica: ogni mattina quando mi sveglio ho male da qualche parte”.
Questo non significa però che intenda appendere la racchetta al chiodo. “Amo il tennis. Per me non è mai stato un lavoro, è la mia passione: semplicemente è ciò che amo fare e vivere la mia vita è un privilegio. Purtroppo gli anni passano e come ho detto i dolori si fanno sentire tutti i giorni. Dipendesse da me giocherei per sempre, ma ogni giorno diventa più dura”.

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