Appena una settimana fa ha incassato la peggior sconfitta della sua straordinaria e lunga carriera, da quando e’ diventata professionista nel 1995 (928 match), rimediando appena un game contro Joanna Konta, numero 48 Wta, al primo turno del torneo Wta Premier di San Jose. Poi, dopo la clamorosa debacle al “Mubadala Silicon Valley Classic”, Serena Williams aveva dato forfait per ‘motivi personali’ alla “Rogers Cup”, torneo Premier 5 in corso in questi giorni a Montreal. Tanti si sono chiesti che cosa stesse accadendo alla 36enne campionessa americana, dopo la maternita’ (il 1° settembre dello scorso anno ha dato alla luce la primogenita Alexis Olympia) e le successive complicazioni tornata protagonista nel circuito a Wimbledon, raggiungendo la finale e cedendo solo ad Angie Kerber. A spiegarlo e’ stata lei stessa, condividendo come le capita sempre piu’ spesso sui social sensazioni e stati d’animo, anche non sempre positivi.
SERENA: “DEPRESSA PERCHE’ NON MI SENTIVO UNA BUONA MAMMA” – In un post su Instagram la vincitrice di 23 titoli Slam ha raccontato pubblicamente quel che ha provato, nella fattispecie il “non sentirsi una buona madre“, che ha inciso pure sul suo rendimento in campo. “La scorsa settimana non e’ stata facile per me – ha scritto l’ex numero 1 del mondo, ora 26esima nel ranking Wta – Non solo ho dovuto subire alcuni difficili momenti personali, ma avevo proprio sentimenti negativi di tristezza e depressione. In piu’, mi sentivo di non essere una buona madre. Ho letto molti articoli in cui si sostiene che la depressione postpartum puo’ durare anche tre anni se non viene curata. Preferisco la comunicazione. E parlandone con mia madre, le mie sorelle e gli amici ho capito che e’ una situazione normale quella che stavo vivendo. E’ normale sentirsi di non fare abbastanza per tuo figlio. Lavoro molto, mi alleno e provo ad essere la miglior atleta possibile. E questo significa anche, sebbene sia stata con lei ogni giorno della sua vita, non essere presente accanto a lei come vorrei. Credo che molte mamme che mi leggono pensino la stessa cosa. Che stiate a casa o andiate al lavoro, trovare il giusto equilibrio con i bambini e’ una vera arte. Voi siete le vere eroine – conclude Serena rivolgendosi alle madri di tutto il mondo – Sono qui per dirvi una cosa: se avete una giornata difficile, o anche una settimana, non vi preoccupate, e’ tutto ok. Ce l’ho anche io! C’e’ sempre un domani!“.
Un post condiviso da Serena Williams (@serenawilliams) in data:
LE COMPLICAZIONI POST PARTO: A LETTO PER SEI SETTIMANE – Serena Williams ha dato alla luce la piccola Alexis Olympia Ohanian Jr. lo scorso 1° settembre, non senza complicazioni. Dopo il parto, la tennista statunitense ha sofferto di depressione, anche a causa di un intervento chirurgico resosi necessario per ridurre i gravi problemi di circolazione alle gambe che sono peggiorati in gravidanza. Poi la cicatrice da taglio cesareo che si è riaperta, coaguli di sangue trovati nei polmoni, ematoma all’addome hanno messo in pericolo anche la vita della 36enne nata in Michigan, costretta a rimanere a letto per sei settimane dopo esser diventata mamma.
ANCHE BEYONCE RIVELA I RISCHI CORSI NEL PARTO – Le rivelazioni della Williams arrivano dopo quelle di Beyonce, che si e’ aperta su Vogue, raccontando i problemi quando ha partorito i gemelli Rumi e Sir. “Ero arrivata a pesare 100 kg. Ero gonfia a causa della tossiemia e dopo un mese non mi muovevo dal letto. La salute mia e dei bambini era a rischio, perciò ho dovuto subire un cesareo d’emergenza“, afferma, spiegando che i gemelli hanno trascorso un lungo periodo in terapia intensiva neonatale.