Volare alto, proprio come un’aquila (non a caso la regina dei cieli è stata scelta per il nuovo logo, svelato nell’occasione). Ovvero diventare un punto di riferimento per le famiglie che intendono crescere i loro ragazzi nel segno dello sport. E’ l’ambizione della Ravenna Tennis Academy, la nuova realtà che opera all’interno delle strutture del Circolo Tennis Dario Zavaglia, in stretta sinergia con il nuovo corso del sodalizio presieduto da inizio 2019 da Carlo Licciardi. Una realtà che è stata ufficialmente presentata con una conferenza stampa nei locali del club di via Marani.
PERTICARA’: “UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER FAMIGLIE E RAGAZZI” – “Un anno fa di questi tempi c’erano tre bambini che giocavano a tennis, in un circolo che ad essere onesti era fatiscente – ha ricordato all’inizio del suo intervento il presidente Roberto Perticarà – Poi però la dirigenza ha messo mano a questa casa che ci ospita e quello è stato il primo passo tangibile per iniziare a lavorare. Ora siamo già ad ottanta allievi per la SAT e a quaranta agonisti, perché di più per ora non possiamo accoglierne. Come figura manageriale che coordina la Ravenna Tennis Academy devo ringraziare per la loro collaborazione i professionisti che ci hanno consentito di crescere in tempi così rapidi, a cominciare dal direttore tecnico Patricio Remondegui: si è sporcato per primo le mani, non solo in senso figurato, aiutando a montare le reti di recinzione, rifacendo i campi e altre opere indispensabili. Quando eravamo piccoli noi c’era la possibilità di andare fuori a giocare in spazi aperti, al sicuro, un aspetto che la nostra società ha ormai perso. E allora la nostra premessa di partenza, che qualcuno può pure chiamare obiettivo, è stata quella di creare un ambiente sano, un luogo dove bambini e ragazzi stiano bene insieme e poi possano praticare sport, dedicandosi se vogliono al tennis. L’idea è quella di sviluppare i talenti, ovviamente diversi, che ognuno di noi ha. Per far questo accogliamo bambini dai 5 anni, che poi crescono di livello, fino a giovani che tentano di intraprendere la strada del professionismo nello sport, come i tre che sono qui con noi in questa occasione“.
VIANELLO: “MI SENTO PARTE DI QUESTO PROGETTO” – Il riferimento era a Michele Vianello, Raffaele Martignani e alla 20enne bosniaca Nefisa Berberovic, tennisti agonisti che hanno presenziato al ‘vernissage’ dopo una seduta di allenamento.
“Sono partito proprio da questi campi quando avevo 8-9 anni dopo aver mosso i primi passi alla Zalamella con Nicola Gambi e sono cresciuto con Omar Urbinati come maestro – ha spiegato il 18enne Vianello, tornato alla base dopo alcune stagioni nei centri federali di Vicenza e a Palazzolo – All’inizio sono rimasto sorpreso della situazione in cui si trovava il circolo, nel giro di un paio di mesi mi sono ambientato e ora mi sento davvero parte integrante di questo progetto“.
BONITTA: “INIZIO POSITIVO, TANTI MARGINI DI MIGLIORAMENTO” – Nello staff della Ravenna Tennis Academy nel ruolo di mental coach figura anche Marco Bonitta. “Il mio coinvolgimento nasce dall’amicizia che mi lega a Roberto Perticarà fin dai tempi dell’università – ha spiegato l’ex ct della Nazionale femminile di pallavolo – e dal valore che attribuiamo allo sport per le nuove generazioni. Un ambito che mette insieme agonismo e aspetto sociale, dunque favorevole per qualunque persona, e questo è il motore principale che ci muove. Personalmente mi occupo di un’area a supporto del lavoro dei maestri e dei preparatori atletici, che però nel tennis riveste una parte di rilievo. Non ho un passato da tennista, anzi sto cercando di migliorare il mio bagaglio tecnico, però questo ambiente mi piace, a maggior ragione in un contesto importante per la nostra città come il Circolo Zavaglia. La partenza è stata molto positiva, ma vedo margini di miglioramento notevoli e questo rappresenta uno stimolo non da poco per tutti noi“.
REMONDEGUI: “PRIMA DI TUTTO I VALORI, POI LA PARTE TECNICA” – Stimoli che non mancano di certo a un tecnico come Patricio Remondegui, affermato coach a livello internazionale. “Devo dire che si tratta di una bella sfida – ha sottolineato l’allenatore argentino, ma ormai da tempo in Italia – in un circolo storico, fondato nel 1931, e raccogliendo un’eredità pesante come quella di Omar Urbinati, che qui ha costruito tanti buoni giocatori, come ad esempio Pietro Licciardi, Enrico Dalla Valle e Michele Vianello, solo per citarne alcuni recenti. La dirigenza del circolo ci sta assecondando in tutto, tanto che a breve verrà costruito un campo in cemento di ultima generazione. Alcune federazioni straniere ci stanno affidando i loro giovani più promettenti, come nel caso della Bosnia-Herzegovina: fanno base qui Anita Husaric, Nefisa Berberovic, che dieci giorni fa ha vinto un 15mila dollari in Ungheria, e Nerman Fatic, fresco vincitore di un Future ITF in Serbia. Anche le famiglie ci danno un supporto prezioso. Spero di essere all’altezza di questo compito. In ogni caso ci tengo ad evidenziare che prima di tutto per noi viene il ragazzo, quindi i valori, l’educazione e l’essere responsabili, poi in un secondo momento si pensa al tennis di alto livello“.
FAGNANI: “INVESTIRE SUI GIOVANI E’ INVESTIRE SUL NOSTRO FUTURO” – Alla presentazione della Ravenna Tennis Academy non è voluto mancare l’assessore comunale allo sport, Roberto Fagnani. “Come amministrazione non possiamo che guardare con apprezzamento le ambizioni della nuova gestione del circolo in un contesto prestigioso, che in passato ha vissuto momenti di fasto significativi. Si tratta di una struttura di proprietà pubblica e quindi sono soddisfatto di fronte alla voglia di valorizzare quest’area in collaborazione con il Comune – le parole di Fagnani, accennando al progetto di una ‘cittadella dello sport’ che comprende l’adiacente ex ippodromo e il PalaCosta – . Una recente ricerca del Sole 24 Ore ha portato alla luce dati rilevanti per l’impiantistica della nostra città. Questa Accademia punta sui giovani e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, basta leggere le cronache. E investire sui giovani significa investire sul futuro, in un ambito come lo sport che ha una valore fondamentale per la crescita della nostra società“.
I DIRIGENTI DELLO ZAVAGLIA: “LAVORIAMO PER RIPORTARE IN ALTO IL CIRCOLO” – Apprezzamenti positivi nei riguardi della scuola di alta formazione ravennate sono venuti poi dai dirigenti del Ct Zavaglia, da quelli storici come Davide Amadori, ora nei panni di delegato provinciale Fit, a un membro dell’attuale Consiglio come Fabrizio Lacchini: “Quando siamo entrati la struttura era obsoleta e l’attività in grande sofferenza, ora si vedono diversi volti nuovi e come soci siamo arrivati a quota 150. Come direttivo ci stiamo mettendo il massimo impegno e anche le istituzioni stanno riconoscendo i nostri sforzi e la nostra serietà“.
Concetti ripresi da Enrico Crocetti Bernardi, socio di lunga data che funge da consulente per le relazioni esterne. “Devo ammettere che ero piuttosto scettico all’inizio di questo percorso – ha riconosciuto l’avvocato ravennate – e invece siamo in linea con la tabella di marcia, fermo restando che a tante cose si deve ancora mettere mano. Ora con le esigenze dell’Accademia e l’attività dei soci siamo quasi stretti, andrà trovata una soluzione. E siamo anche vicini a concludere con uno sponsor locale importante che ci consenta di affrontare la serie C maschile del 2020 per puntare a un’altra promozione dopo quella centrata quest’anno“.
Una risposta
I miei più sinceri complimenti x tutto l impegno, il lavoro svolto x essere riusciti con successo a sviluppare un progetto meraviglioso per i nostri bambini/ragazzi perché con uno “sport sano” con “regole costruttive” possiamo sperare in una società migliore. Grazie grazie GRAZIE!!! X TUTTO IL TEMPO CHE DEDICATE A LORO. Per ultima …ma non meno importante..mio figlio da quando partecipa alle vostre lezioni…è felice di “fare sport” GRAZIE!