Federico Gaio ha superato il primo turno delle qualificazioni agli US Open, quarto ed ultimo Slam della stagione che – per quanto riguarda i tabelloni principali – comincia lunedì 27 agosto sui campi in cemento di Flushing Meadows a New York (montepremi complessivo $53.000.000).
Il 26enne tennista di Faenza, attualmente numero 241 della classifica mondiale, ha sconfitto per 76 (5) 64 il ceco Lukas Rosol, numero 202 Atp. Nella notte italiana il romagnolo, che disputa il campionato di serie A1 con il Circolo Tennis Massa Lombarda, tornerà in campo per il secondo turno contro il giapponese Hiroki Moriya, 27enne di Tokyo, numero 200 del ranking, mai affrontato in precedenza da Gaio.
Sono sei i tennisti azzurri approdati al secondo turno (erano 14 al via: partecipazione record, solo gli Stati Uniti hanno più rappresentanti, 16, ma con 9 wild card), tra questi c’è anche Stefano Travaglia, altro giocatore di punta del team targato Oremplast del Circolo Tennis Massa Lombarda: il 26enne di Ascoli Piceno, numero 141 del ranking mondiale e 26esima testa di serie delle “quali”, dopo aver vinto il derby tricolore con Matteo Donati (63 62) trova dall’altra parte della rete lo statunitense Evan King, numero 230 Atp.
In corsa per un posto nel tabellone principale c’è anche Thomas Fabbiano, numero 110 del ranking e settima testa di serie delle “quali”, fino alla passata stagione in forza al team di Massa Lombarda (ora è passato al Tc Parioli): dopo aver battuto 62 75 l’austriaco Lucas Miedler, il 29enne nato a Grottaglie si misura con lo statunitense JC Aragone, numero 257 Atp.
E’ impegnato nel secondo turno anche il bolognese Simone Bolelli, numero 144 della classifica mondiale e 29esima testa di serie delle “quali”: dopo la sofferta affermazione d’esordio sull’austriaco Max Neuchrist (75 57 75), il 32enne di Budrio ha come avversario l’altro yankee Donald Young, numero 242 Atp.
Per quanto riguarda il main draw sono 5 gli azzurri presenti: Fabio Fognini, testa di serie numero 14, Marco Cecchinato, numero 22 del seeding, Andreas Seppi, Matteo Berrettini e Paolo Lorenzi.