Enrico Dalla Valle ha centrato l’ingresso alle semifinali delle qualificazioni italiane delle Next Gen ATP Finals. Sui campi in greenset dello Sporting Milano 3, a Basiglio, il 20enne ravennate ha piegato più facilmente del previsto Giovanni Fonio, in una sfida tra due grandi amici, che si allenano spesso insieme: 4-2 4-2 4-0 il punteggio dell’ultimo dei quattro incontri andati in scena venerdì 2 novembre.
Sabato il giovane romagnolo sfiderà il napoletano Raul Brancaccio, prima testa di serie del torneo, che ha sconfitto 4-3(8) 4-0 2-4 4-1 Riccardo Balzerani, mentre nella parte alta del tabellone si contenderanno un posto in finale Luca Giacomini, che ha eliminato a sorpresa per 4-1 4-2 1-4 2-4 4-2 Andrea Pellegrino, terzo favorito del tabellone, e Liam Caruana che ha fatto suo il derby romano con Jacopo Berrettini, seconda testa di serie, ritiratosi per un problema alla gamba destra sul punteggio di 4-2 4-2 2-1.
DALLA VALLE MICIDIALE NEI PUNTI DECISIVI – Il primo a provare l’allungo è stato il giovane cresciuto sui campi del Circolo Tennis Dario Zavaglia, numero 635 Atp (e n. 121 della Race), che nel terzo gioco ha strappato il servizio al 20enne di Novara, numero 528 Atp (e n. 102 della Race), chiudendo per 4-2 il primo parziale. Nella seconda frazione un Dalla Valle sempre più aggressivo, dopo aver annullato una palla-break nel secondo gioco (micidiale Enrico nei punti decisivi), ancora una volta ha tolto nel terzo game il servizio a Fonio e poi ha incamerato anche questo set per 4-2. Nel terzo set il 20enne di Ravenna non ha più trovato alcuna resistenza ed ha chiuso al primo match-point. Bello l’abbraccio finale tra i due.
ENRICO: “GIOCATO UN MATCH SOLIDO, STRANO AFFRONTARE UN AMICO” – “Il match è stato sicuramente più veloce di quello che mi aspettavo – racconta il romagnolo – Giovanni è uno dei miei migliori amici nel mondo del tennis, lo conosco da quando avevamo 14 anni ed è stato strano averlo contro all’esordio. Probabilmente io ho vissuto questo evento meglio di lui, che pure normalmente gioca un bellissimo tennis, offensivo e spettacolare. Sono contento della mia partita, ho fatto pochi errori mentre lui nel terzo è calato in maniera abbastanza evidente. Brancaccio? Si trova in un momento di grande fiducia, è un giocatore tosto e sarà una semifinale dura. Le nuove regole mi piacciono, perché ti obbligano a non avere distrazioni. In particolare sono a favore dello shot clock, che ti permette di gestire i tempi sapendo quanto manca al momento di servire. Da metà del 2018 ho iniziato a frequentare i Challenger, grazie anche alle wild card della Fit, ma ci sono arrivato solo quando ho sentito di poter competere a quel livello. Vedere così tanti italiani competitivi nel circuito e vincere tornei in serie è un bellissimo stimolo per tutti”.