Cerca
Close this search box.
Federico Gaio

Challenger Francavilla: Federico Gaio cede nei quarti a Stefano Travaglia mancando 2 match point

Mastica amaro Federico Gaio agli “Internazionali di tennis d’Abruzzo-Goldbet Tennis Cup”, torneo challenger ATP da 46.600 euro di montepremi in corso sulla terra rossa del Circolo Tennis Francavilla al Mare Sporting Club.

Il 27enne giocatore di Faenza (numero 211 del ranking mondiale), dopo le affermazioni per 76(6) 46 60 all’esordio sul francese Enzo Couacaud (n. 233 Atp), al secondo turno per 61 75 sul siciliano Salvatore Caruso (numero 148 Atp), quarta testa di serie, e negli ottavi per 76(4) 06 61 sul dominicano Josè Hernandez Fernandez (numero 280 della classifica Atp), si è fermato nei quarti di finale cedendo con il punteggio di di 67(4) 64 76(7), dopo quasi tre ore di lotta e un paio di interruzioni per pioggia, nel derby del Circolo Tennis Massa Lombarda con Stefano Travaglia (numero 154 Atp), quinto favorito del tabellone.

Stefano Travaglia (foto Marta Magni)

Il romagnolo può recriminare per due match point non sfruttati sul 6 a 4 del tie-break decisivo (il secondo annullato dal marchigiano con l’11esimo ace della sua partita).

Travaglia sabato troverà dall’altra parte della rete lo slovacco Norbert Gombos, numero 222 della classifica mondiale, che si è sbarazzato per 64 61 del bosniaco Tomislav Brkic, numero 297 Atp.

Nella parte alta del tabellone si giocheranno un posto in finale, invece, il tedesco Oscar Otte, numero 146 della classifica mondiale e terza testa di serie, che con un doppio 64 ha regolato il connazionale Rudolf Moelleker, numero 168 Atp e settimo favorito del tabellone, e l’altro tedesco Maximilian Marterer, numero 102 del ranking mondiale e prima testa di serie, che ha sconfitto 64 64 lo svedese Mikael Ymer, numero 176 Atp e ottava forza del seeding.

 

 

 

Immagini collegate:

5/5

More to explorer

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Net-Gen

“Le infinite radici della bellezza del tennis sono autocompetitive. Si compete con i propri limiti per trascendere l’io in immaginazione ed esecuzione.”

Contatti