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Bye bye Muguruza, avanzano Halep e Kerber a Wimbledon

Alison Van Uytvanck e Garbine Muguruza

Fioccano le sorprese nel torneo femminile di Wimbledon. Quella con la “S” maiuscola è arrivata proprio in chiusura di quarta giornata, giovedì sera, riservata ai match di secondo turno della parte alta del tabellone, con l’uscita di scena della campionessa in carica Garbine Muguruza, eliminata in tre set dalla belga Van Uytvanck. E così hanno già salutato i verdi prati di Church Road quattro delle prime cinque favorite del seeding (nell’ordine Caroline Wozniacki, Garbine Muguruza appunto, Sloane Stephens ed Elina Svitolina).

 

VAN UYTVANCK SGAMBETTA MUGURUZA CAMPIONESSA IN CARICA – Se solo 5 giocatrici nell’Era Open sono riuscite a vincere Wimbledon per due anni (o più) di fila – Billie Jean King, Martina Navratilova, Steffi Graff, Venus Williams e Serena Williams, con quest’ultima che ci è riuscita, per la terza volta, nel 2015/2016 – una ragione dovrà pure esserci. Chissà se Garbine Muguruza ci ha pensato quando ha cominciato a vedersi sfuggire di mano il match di secondo turno contro la belga Alison Van Uytvanck. La spagnola, numero tre del ranking e del seeding, ha ceduto per 57 62 61 alla 24enne di Vilvoorde, numero 47 del ranking mondiale, che nelle quattro precedenti partecipazioni allo Slam britannico non aveva mai vinto un match e in carriera non aveva neppure mai battuto una top ten.

Simona Halep, numero 1 del mondo

HALEP AVANZA CON SICUREZZA – Prosegue invece il cammino di Simona Halep, numero uno del mondo, che dopo aver finalmente sfatato il tabù Slam a Parigi ha deciso di non prendere parte a nessun torneo sull’erba prima di Wimbledon, dove vanta comunque una semifinale (2014). E pare proprio che abbia avuto ragione a far così. Anche nel match di secondo turno contro la cinese Saisai Zheng, numero 126 del ranking mondiale (mai vinto un match sull’erba londinese fino a quest’anno), che pure era avanti 5-3 nel primo set, Simona ha mantenuto la calma e ha infilato un parziale di dieci giochi a zero, tanto per ristabilire le gerarchie (75 60 lo score). La Halep quest’anno è chiamata ad un’impresa che nell’Era Open è riuscita soltanto a 7 giocatrici: vincere nel giro di un mese sia al Roland Garros che a Wimbledon: hanno messo a segno la doppietta Slam la Court, Goolagong, King, Evert, due volte Navratilova, quattro Graf e due Serena Williams. Al prossimo turno la 27enne di Costan<a dovrà vedersela con Su-Wei Hsieh, cinese di Taipei, numero 48 Wta, approdata di nuovo al terzo turno (era già accaduto nel 2012).

CHE FATICA PER LA KERBER – Sarà pure appena rientrata tra le top ten Angelique Kerber ma il tennis espresso fin qui dalla tedesca è lontano anni luce da quello che due anni fa le aveva permesso di arrivare in finale prima di arrendersi a Serena. Al secondo turno la 30enne mancina di Brema, numero 10 Wta ed undicesima testa di serie, ha impiegato un set per riuscire a capire come battere la 18enne statunitense Claire Liu, numero 237 del ranking mondiale, passata attraverso le qualificazioni e alla prima esperienza nel main draw londinese: la tedesca ha chiuso per 36 62 64 e al prossimo turno dovrà vedersela con la giapponese Naomi Osaka, 20 anni, numero 18 del ranking e del seeding, per il secondo anno di fila al terzo turno del Major londinese.

Joanna Konta eliminata al 2° turno

DELUSIONE BRITISH PER LA KONTA – Già aveva destato qualche perplessità Joanna Konta che lo scorso anno su questi prati aveva giocato un tennis fantastico, deliziando il pubblico di casa fino ad una storica semifinale. Dodici mesi dopo la migliore tennista britannica, scesa al numero 24 del ranking mondiale, ha salutato Wimbledon già al secondo turno: Konta, 22esima testa di serie, è infatti stata eliminata per 64 63 dalla slovacca Dominika Cibulkova, numero 33 Wta (non è testa di serie solo per “colpa” di Serena…), capace di arrivare nei quarti sia nel 2011 che nel 2016. Prossima avversaria per la 29enne di Bratislava la belga Elise Mertens, numero 15 del ranking e del seeding, mai così avanti sull’erba londinese.

BENCIC “REAPARECIDA” – A febbraio del 2016, ancora prima di compiere 19 anni, Belinda Bencic era arrivata al numero 7 del ranking mondiale. Da lì in avanti però era andato tutto storto tra infortuni a ripetizione – schiena, polso – e l’incapacità di confermarsi a quel livello. Nell’estate della passata stagione ha ricominciato giocando, e vincendo, i tornei ITF e si è ricostruita una classifica accettabile. In questa prima metà di stagione, però, i risultati erano tornati deludenti: tutto questo per spiegare la gioia della 21enne di Flawil, numero 54 del ranking mondiale, dopo aver ripreso per i capelli una partita praticamente persa. Belinda ha dovuto infatti annullare ben 4 match-point alla statunitense Alison Riske, numero 60 Wta, prima di riuscire ad imporsi per 16 76(10) 62, dopo due ore e 24 minuti di battaglia. La Bencic, che a Wimbledon vanta gli ottavi nel 2015 (lo stesso anno in cui aveva conquistato sull’erba di Eastbourne il suo primo titolo Wta), affronterà sabato la spagnola Carla Suarez Navarro, numero 26 Wta e 27esima testa di serie, che ai “The Championships” ha già raggiunto due volte gli ottavi (2013 e 2016).

TABELLONE SINGOLARE FEMMINILE http://www.wimbledon.com/en_GB/scores/draws/2018_LS_draw.pdf

TABELLONE DOPPIO FEMMINILE http://www.wimbledon.com/en_GB/scores/draws/2018_LD_draw.pdf

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