Il grido del beach volley si era levato alto poco più di una settimana fa e finalmente la Federazione Italiana Pallavolo ha risposto con l’emanazione del nuovo protocollo che potrà permettere alle scuole di riprendere l’attività e addirittura la disputa di sfide 2 contro 2 a patto che si indossi la mascherina.
Una situazione impensabile anche solo dieci giorni fa – come ricordano i siti specializzati – quando la Federvolley aveva pubblicato un primo protocollo basato sulla prudenza assoluta che aveva impedito praticamente di svolgere l’attività sulla sabbia per via delle norme di sicurezza stringenti.
Ora si può fare praticamente tutto con la mascherina (sono consigliate pause frequenti per permettere agli atleti di respirare senza la protezione). In teoria ci si può allenare anche senza la mascherina ma non si possono svolgere azioni a muro e non si può ricevere in zona di conflitto, insomma un’attività piuttosto limitata che consiglia l’uso della mascherina.
Il protocollo contiene una serie di indicazioni, fra cui la misurazione della febbre prima dell’ingresso negli impianti e la disinfezione frequente dei palloni con, per l’allenamento, l’utilizzo di due cesti, uno in cui mettere i palloni disinfettati è uno in cui mettere quello già utilizzati è da disinfettare. Tra i consigli non obbligatori la frequente disinfezione delle mani, l’utilizzo di cappellini e occhiali e tempi di permanenza molto ridotti prima e dopo gli orari di allenamento.
