Esordio positivo per Stefano Travaglia nel tabellone principale degli Australian Open, primo Slam del 2019, che ha preso il via sui campi in cemento di Melbourne Park nella metropoli australiana. Dopo esser stato promosso dalle qualificazioni guadagnandosi così il diritto di giocare per la prima volta nel main draw del Major down under (vittorie sullo slovacco Andrej Martin, sul giapponese Go Soeda e sul belga Kimmer Coppejans), il 27enne giocatore di Ascoli Piceno, numero 137 del ranking, ha superato l’argentino Guido Andreozzi, numero 77 Atp, in quattro set: 67(3) 62 63 62.
Il 27enne di Buenos Aires era in vantaggio per 2-1 nei precedenti, tutti a livello challenger, ma questa volta ha subito la maggior potenza e varietà di colpi del giocatore del Circolo Tennis Massa Lombarda. Travaglia è partito male andando sotto 2-0, ha recuperato subito il break di svantaggio, ma ha commesso un paio di errori banali (soprattutto un diritto in rete sotto 3-2) che hanno consentito ad Andreozzi di far suo il tie-break. Da quel momento il marchigiano è stato più vicino alla riga di fondo e ha cominciato a comandare gli scambi senza concedere più nulla al rivale. Due break nel secondo set, uno nel terzo e altri due nel quarto e match in archivio dopo due ore e 44 minuti (23 gli ace per “Steto”) con oltre 30 gradi di temperatura. Prossimo turno contro il georgiano Nikolaz Basilashvili, numero 20 Atp e testa di serie numero 19, con il quale non ci sono precedenti.
“CALDO TERRIBILE MA SONO BEN PREPARATO” – “In campo c’era un caldo terribile“, sottolinea Travaglia che agli ultimi US Open proprio per il caldo fu costretto al ritiro contro il polacco Hubert Hurkacz. “Ho modificato alcuni aspetti nutrizionali dopo quel brutto episodio – racconta – oggi in campo si è visto, ero più fresco e lucido del mio avversario che ne quarto set ha anche rinunciato a correre su qualche palla“.
Questo risultato a Melbourne è frutto di un lavoro che parte da lontano. Ora fa parte del team che segue Marco Cecchinato: oltre a Simone Vagnozzi, coach del palermitano, è entrato a farne parte Uros Vico e Stefano ha svolto la preparazione invernale ad Alicante con il “Ceck”. “Ho fatto un ottimo lavoro insistendo su alcuni aspetti del mio tennis, ora sono più solido soprattutto nei momenti delicati di un match. E ho preparato al meglio questo torneo partendo già il 24 dicembre per giocare due challenger qui in Australia. Durante le qualificazioni mi sono sentito sempre meglio partita dopo partita ed ora eccomi qui“.
Un premio alla perseveranza, al talento di sapersi sempre rialzare, di non arrendersi ai colpi della cattiva sorte. “Con tutti gli infortuni che ho avuto pensavo di dover smettere, ora invece mi sento più forte. Il passato bisogna vederlo come un’esperienza che ti deve far crescere“, sottolinea Travaglia, che ha un chiaro obiettivo: “quello di entrare tra i top 100“.
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