Convince, sul campo, il Fabio Fognini nuovo look. Il tennista azzurro ha raggiunto la finale dell’“Abierto Mexicano de Tenis Mifel”, torneo ATP 250 dotato di un montepremi di 637.395 dollari in corso sul cemento di Cabo del Mar, in Messico. Nella notte italiana fra venerdì e sabato il 31enne di Arma di Taggia, numero 15 Atp e secondo favorito del seeding, in quella che era per lui la sesta semifinale in questo 2018 ha superato per 64 62, in un’ora e 12 minuti, il britannico Cameron Norrie, numero 74 del ranking mondiale, che nei quarti aveva eliminato per 64 64 il francese Adrian Mannarino, numero 25 Atp e quarta testa di serie.
Si tratta del 34esimo match vinto dal ligure nel 2018, gli unici ad averne vinti di più nel tour sono solo Alexander Zverev (39), Dominic Thiem (38), Rafael Nadal (35) e Juan Martin Del Potro (35).
Bravo @fabiofogna ?? benvenuti alla finale. #ATC2018 #LiveItLoveIt #LosCabos @ATPWorldTour pic.twitter.com/CvfwbMDlto
— Abierto Tenis Mifel (@AbiertoLosCabos) 4 agosto 2018
Fognini – che in questo torneo sfoggia una singolare quanto originale acconciatura con le treccine, dovuta a una scommessa persa con il suo preparatore atletico sul campo da golf – ha così raggiunto la sua terza finale stagionale, 17esima complessiva in carriera, dopo i trofei conquistati sulla terra battuta a San Paolo e due settimane fa a Bastad, in Svezia, che hanno portato a sette il suo bottino di titoli Atp, tutti colti sul “rosso”. L’ultimo ostacolo per Fabio è rappresentato dall’argentino Juan Martin Del Potro, numero 4 del ranking mondiale e primo favorito del seeding, che nella seconda semifinale ha regolato per 63 76(6), in un’ora e 40 minuti, il bosniaco Damir Dzumhur, numero 24 Atp e terza testa di serie, annullando anche un set point sul 6 a 5 nel tie-break con un passante lungolinea di rovescio. Per il 29enne di Tandil sarà la 33esima finale in carriera, la quarta stagionale dopo i successi colti ad Acapulco e nel “1000” di Indian Wells – hanno portato a 22 i trofei nella bacheca di Palito – e quella persa ad Auckland a inizio anno.
Del Potro conduce per 3 a 1 nel bilancio dei testa a testa con Fognini, i primi tre comunque molto datati (due nel 2005 e uno del 2007) e l’ultimo in ordine di tempo nel 2015, al secondo turno del torneo di Sydney, quando l’argentino vinse 46 62 62.
“Credo di aver disputato un altro bel match, molto solido, di questo sono contento e spero di potermi ripetere su questi livelli anche in finale” – l’auspicio di Fabio – “Fisicamente mi sento bene e sono davvero felice di essere in finale: darò tutto me stesso in campo. A inizio settimana il primo incontro qui è stato piuttosto duro, però poi dai quarti sono riuscito ad alzare in maniera notevole il mio livello di gioco, per cui penso sia stata davvero una buona scelta venire a giocare questo torneo. Arriverò al prossimo con abbastanza partite disputate su questa superficie”. Sarà il quarto tentativo per Fognini di conquistare un titolo sul veloce, dopo quelli andati a vuoto in precedenza a San Pietroburgo nel 2012 e 2017 e a Mosca nel 2016, sempre in condizioni indoor. “Ci sono arrivato assai vicino, ma è ancora un obiettivo. Senza però che diventi un’ossessione nella mia testa e mi renda nervoso. So di poter giocar bene su questa superficie, anche se finora ho conquistato titoli solo sulla terra, ma queste sono solo statistiche. E spero che già domani possa arrivare la prima vittoria sul ‘duro’. Devo rimanere concentrato solo sul mio tennis, se ci riesco penso di avere una chance. Ma è una finale e, come me, anche il mio avversario vorrà vincerla…”.
Nei giorni scorsi proprio Fognini e Del Potro avevano dato vita a uno speciale evento, in una location d’eccezione, per promuovere la località turistica messicana. Nel video ecco gli highlights: