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Roger Federer

A Cincinnati torna Federer: riecco insieme i ‘Fab Four’

Il rientro nel tour di Roger Federer un mese dopo lo stop a Wimbledon, ma anche e soprattutto la presenza in tabellone dei ‘Fab Four’ tutti insieme, dopo oltre un anno (l’ultima volta era accaduto a Wimbledon 2017). E’ davvero ricco di motivi di interesse il “Western & Southern Open”, settimo dei nove tornei ATP Masters 1000 in calendario (montepremi di 5.699.360 dollari) al via sui campi in cemento di Cincinnati con un cast di partecipanti di primissimo ordine: dei primi 16 del ranking mondiale mancano solo Fabio Fognini, numero 14 Atp, che ha scelto di riposarsi in vista degli US Open, e lo spagnolo Roberto Bautista-Agut, numero 15. Insomma, un’autentica prova generale in vista dello Slam della Grande Mela, per un torneo nato nel 1899, il più antico degli States a disputarsi ancora nella città di origine.

Andy Murray

POSSIBILE MINA VAGANTE MURRAY PER FEDERER – Senza nulla togliere agli altri big, è chiaro che a catalizzare le attenzioni degli appassionati è il ritorno nel circuito di King Roger,  che ha spento l’8 agosto 37 candeline. Federer, autentico dominatore in Ohio con sette successi (2005, 2007, 2009, 2010, 2012, 2014 e 2015) ma assente nelle ultime due edizioni, come seconda testa di serie non ha pescato così male. Esordio al secondo turno (i primi 8 del seeding usufruiscono di un “bye”) contro Sousa o Gojowczyk, per poi incrociare probabilmente al terzo il redivivo Andy Murray, attualmente numero 375 Atp e in gara grazie a una wild card, sempre che lo scozzese – vincitore a Cincy nel 2008 e 2011 – che a Washington ha mandato segnali significativi sulla sua crescente competitività dopo l’operazione all’anca a gennaio e il conseguente stop sappia superare gli ostacoli rappresentati da Lucas Pouille, 16esima testa di serie ma fin qui poco brillante quest’anno (Davis a parte), e poi eventualmente Leonardo Mayer. Nel quarto di finale presidiato dal fuoriclasse di Basilea il giocatore di più alta classifica è Dominic Thiem, numero 8 del ranking, che però sul cemento non pare poter tenere ai primi della classe. Se dovesse spuntarla con Fucsovics, rischia tanto l’austriaco al terzo turno contro uno fra Nishikori, Rublev o Stan Wawrinka, reduce da buone prestazioni a Toronto e opposto subito all’argentino Diego Schwartzman, 12esima testa di serie.

QUANTE INSIDIE PER DEL POTRO – A proposito di tennisti “albicelesti” lo spot superiore ha come testa di serie di riferimento proprio Juan Martin Del Potro, da lunedì per la prima volta sulla terza poltrona mondiale. La Torre di Tandil, battuto in finale a Los Cabos da Fognini, torna dopo aver saltato Toronto per un fastidio al solito polso sinistro e non ha proprio un percorso agevole dovendo debuttare con il vincente di Chung-Sock, per poi trovare – salvo sorprese – uno tra Kyrgios (finalista dodici mesi fa) e Coric. Dovesse dribblare queste insidie, sulla carta nei quarti Delpo dovrebbe vedersela con il sudafricano Kevin Anderson, che dopo la finale a Wimbledon ha sfiorato in Canada la prima finale in un “1000”, mancando un match point con la rivelazione Stefanos Tsitsipas.

Stefanos Tsitsipas

Un duello, quello con il Next Gen greco (20 anni compiuti domenica), che potrebbe riproporsi in Ohio al terzo turno, se l’ateniese saprà confermare l’exploit di Toronto visto che già al primo turno deve fare i conti con la voglia di rivincita di David Goffin, numero 11 del seeding.

PER NADAL PIENO DI OSTACOLI – Risalendo nella parte alta del tabellone, non si può certo dire che la sorte sia stata benevola con Rafa Nadal, numero uno del mondo, trionfatore a Cincinnati nel 2013 (quando fece la “doppietta” con Montreal, per poi lanciarsi alla conquista della Grande Mela). Il mancino di Manacor debutterà contro un pericoloso Milos Raonic (o un qualificato), poi terzo turno contro uno dei Next Gen rampanti, Denis Shapovalov o Frances Tiafoe subito avversari, oppure Kyle Edmund, numero 16 del seeding. Per lo spagnolo nei quarti potrebbe esserci la sfida numero 53 contro Novak Djokovic (mai vincitore al Lindner Family Tennis Center) o Grigor Dimitrov, quinta testa di serie e campione in carica. 

Novak Djokovic

CECCHINATO UNICO AZZURRO: DEBUTTA CON MANNARINO – Marco Cecchinato è l’unico giocatore italiano in gara. Il 25enne palermitano, numero 21 del ranking mondiale,  affronta al primo turno il mancino francese Adrian Mannarino, numero 25 Atp: tra i due non ci sono precedenti. In caso di successo il siciliano potrebbe ritrovare Djokovic, per un remake della sfida andata in scena al Roland Garros. 

Marco Cecchinato

SASCHA NEI QUARTI CONTRO UN GIGANTE – È stato sorteggiato nella parte alta del draw anche Alexander Zverev, terzo favorito del seeding, a caccia di riscatto dopo la sconfitta con Tsitsipas alla Rogers Cup. Il 21enne di Amburgo pare avere un cammino in discesa fino ai quarti, dove però troverebbe sulla sua strada un gigante, ovvero Marin Cilic, settima testa di serie e altro “past champion” (a segno nel 2016), o John Isner, numero 9 del seeding. 

Alexander Zverev con il fratello Mischa

Lo yankee adora il torneo di Cincinnati e potrebbe arrivare più fresco della concorrenza visto che è uscito di scena presto sia a Washington che a Toronto. Per Long John, però, esordio complicato con derby a stelle e strisce con Sam Querrey, poi possibile secondo turno-rivincita contro Karen Khachanov, che ha stoppato Isner al terzo turno in Canada, dove poi il russo si è regalato la prima semifinale in un “1000”.

IL TABELLONE

 

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