Per tanti era la prima volta su un campo da tennis in erba naturale e difficilmente se la scorderanno questa domenica di fine agosto. Sui green del Fanante Tennis & Country Club, a Sarsina, è infatti andato in scena il primo “Wimbledus”, dalla fusione fra Wimbledon e Gryphus, il Tennis Club di Perugia che ha organizzato l’evento. Sotto la regia del maestro Fabio Valentini (l’ideatore di ‘Tennis on the Beat’, innovativo metodo di allenamento basato sulle emozioni che la musica sa suscitare in ognuno di noi), infatti una quindicina di persone, con un accattivante mix fra Umbria e Romagna, hanno vissuto una giornata di full immersion all’insegna della passione per la racchetta, mossi principalmente dal desiderio di sperimentare quel “pof pof” ben descritto da Adriano Panatta, in un contesto così particolare.
Così, dopo un briefing iniziale in cui il coach perugino ha illustrato ai presenti le peculiarità del tennis su erba, la mattinata è stata dedicata all’allenamento per prendere confidenza con la superficie, che per le sue caratteristiche non permette numeri alti, pena l’eccessiva usura, ed è questa una delle ragioni per cui sono pochissimi ancora i campi “green” esistenti in Italia, considerando quanta manutenzione e cura richiedono. Quindi un break, con qualche tuffo in piscina e un momento conviviale seduti attorno a una tavola imbandita, all’aria aperta, in mezzo alla natura, nel quale Antonello Montalti (titolare della struttura situata in località Cà Cecchina per l’esattezza, all’inizio della strada che dalla città plautina porta a Sant’Agata Feltria) si è confermato una volta di più un impeccabile “padrone di casa”.
Poi nel pomeriggio le sfide sull’erba, sia in singolare che in doppio (pure misto, grazie al tenace entusiasmo di Isabella), con il fascino inarrivabile di giocate serve & volley, di slice che scivolano via bassissimi, poche remate e diversi ace, e persino di qualche tuffo. Sfide protrattesi fino al match clou individuale, disputato al calare dell’oscurità e nel quale Daniele Lusini ha fatto valere la sua esperienza – e anche maggiore abitudine sull’erba sarsinate – nei confronti del giovane Matteo (il doppio ha visto imporsi Damiano e Fausto).
Tutti comunque, vincitori e vinti, entusiasti di una giornata all’insegna di un’esperienza sensoriale che pochi ancora possono dire di aver vissuto. Con la promessa di darsi di nuovo appuntamento, appena possibile, alla “Wimbledon dell’Alta Valle del Savio”. Che fino a quando il meteo lo consentirà aprirà le sue porte, almeno nei fine settimana, fino all’autunno. Per cui chiunque desideri cimentarsi sull’erba naturale o abbia in mente qualche iniziativa di gruppi (nel primo week-end di ottobre ad esempio sarà al Fanante Tennis & Country Club l’AGIT, Associazione Giornalisti Italiani Tennisti) può contattare direttamente Antonello al 347 4891361 e verificare la disponibilità della struttura.
Un progetto che sta muovendo i primi passi, ma che alla luce degli apprezzamenti e riscontri positivi di chi ha già potuto toccarlo con mano verrà ulteriormente implementato e arricchito, pur senza esasperazioni, in modo da gustarsi al meglio questa location sempre all’insegna della passione sportiva e del piacere di stare nella natura, circondati dalle colline. Un’esperienza per tanti aspetti unica nel suo genere, un’autentica “Green Emotion”.