Il ritorno in campo per un match ufficiale è coinciso con una sconfitta, però Sara Errani è il ritratto della felicità. E’ come uscita da un incubo, la giocatrice di Massa Lombarda, e può finalmente fare quello che più ama e al quale si è fin qui dedicata anima e corpo, fin da ragazzina, anche con scelte coraggiose, magari a dispetto di chi le diceva che senza tanti centimetri non sarebbe arrivata da nessuna parte. La romagnola, attualmente numero 124 del ranking dopo i dieci mesi di stop forzato, è stata sconfitta 62 64 da Belinda Bencic, numero 45 Wta, nel singolare che ha aperto la sfida Svizzera-Italia, primo turno del World Group II a Biel. Però, una volta tanto, non c’è alcun rimpianto ma solo un grande senso di liberazione. Quasi di una persona che è tornata a respirare e vedere la luce dopo un lungo periodo segregata in un buio anfratto.
SARA LOTTA MA NON BASTA – Come aveva ricordato anche dopo il sorteggio, venerdì, il tennis potente della Bencic ha sempre dato fastidio alla Errani (il bilancio dei precedenti era favorevole all’elvetica: 3-1). In più c’è stato il lungo stop che certamente non è stato privo di conseguenze per la romagnola, che ha comunque giocato un buon match al rientro alle competizioni. L’inizio è contratto da parte di entrambe con quattro break nei primi quattro giochi: poi dal 2 pari la 21enne di Flawil ha infilato un parziale di quattro game di fila (Sara ha sprecato la palla del 3-3) che le ha permesso di archiviare il primo set. La Errani ha salvato una palla-break in avvio di seconda frazione, ma l’impresa non le è riuscita nel quinto gioco con la Bencic che ha allungato fino al 5-2 togliendo ancora la battuta all’azzurra. Sembrava la fotocopia del primo parziale, invece Sara non ha mollato e ha recuperato entrambi i break di svantaggio riagguantando la sua avversaria sul 5 pari e riaprendo la sfida. La Bencic però non si è disunita e ha conquistato otto degli ultimi nove punti giocati regalando il primo punto alla Svizzera.

“DA TANTO ASPETTAVO IL MOMENTO DI TORNARE IN CAMPO” – “Cosa mi è mancato in questi mesi? La partita, l’adrenalina, verificare in campo il lavoro fatto negli allenamenti – sottolinea Sara davanti a taccuini, microfoni e telecamere – Mi sono allenata tanto aspettando questo momento, sono felice di essere qui. Anche se all’inizio devo confessare che la tensione era tanta dentro di me, che quasi mi bloccava nel game di apertura. La mia avversaria si è un po’ contratta nel finale, peccato perché l’avevo raggiunta sul 5-5. Comunque brava lei, ha giocato molto bene e fatto tanti vincenti alla risposta, giocava praticamente di controbalzo. Il veloce indoor è la superficie che preferisce, è perfetta per il suo tennis, meno per il mio che preferisco lavorare di più la palla, sporcarla. Ho provato ad essere aggressiva, ma ripeto, sono felice di essere qui e mi sono pure divertita nel match. Ho solo voglia di tornare a giocare, di tornare alla solita vita, di viaggiare per i tornei e fare del mio meglio ogni giorno e in ogni match“.
GARBIN: “FELICE DI VEDERLA COSI’ IN CAMPO” – Anche Tathiana Garbin ha espresso soddisfazione per il ritorno di Sara Errani, al di là del risultato. “Sono felicissima di averla vista in campo e di come ha giocato il suo match, avrebbe meritato di far suo il secondo set per come ha saputo lottare e recuperare fino al 5-5. Domenica? Serve un mezzo miracolo, certo, ma noi ci crediamo sempre, fino all’ultimo, provando a ribaltare questo risultato. E’ un altro giorno e vedremo quel che succederà”, le parole della capitana azzurra ai microfoni di SuperTennis.
“ORA SONO LA VETERANA DELLA SQUADRA MA MI DIVERTE” – Alla vigilia la massese aveva voluto ringraziare proprio la Garbin: “Mi è sempre stata vicina e ha avuto subito fiducia in me nonostante non giocassi un match ufficiale da tanti mesi“, racconta Sara, che aveva esordito in Fed Cup in doppio nel 2008 accanto a Tax. “La conosco da una vita e mi conosce da una vita. Ha tanta voglia di fare bene, tanto entusiasmo ed è bello scambiare con lei idee, opinioni“. Proprio la Garbin sottolinea spesso che sta nascendo un bel gruppo, un mix di gioventù ed esperienza: “Certo, prima con il gruppo storico Pennetta, Schiavone e Vinci ero io la più piccola, ora sono la veterana della squadra. Mi diverto con le mie nuove compagne di squadra, è stimolante averle al mio fianco“. Domenica servirà un’impresa alle azzurre: “Sono a disposizione del capitano e pronta a dare il mio apporto“. Ebbene sì, Sara la guerriera è tornata.